Il Programma Integrato di Intervento delle aree Ex Enel di Porta Volta, ha previsto, tra gli altri impegni di convenzione, la realizzazione di uno “standard qualitativo”, tramite la riconversione della ex Centrale Termoelettrica Edison inaugurata nel 1896 a nuova sede dell’ADI DESIGN MUSEUM e della Collezione Storica del Compasso d’Oro
Progettisti dell’intervento e dell’intero PII, incaricati dalla Immobiliare Porta Volta Srl, sono gli architetti Massimo Bodini di Roma e Giancarlo Perotta di Milano, che hanno proposto la riqualificazione della Centrale dismessa da oltre venti anni e in stato di assoluto degrado, mantenendone i caratteri tipologici e morfologici essenziali.
Si tratta di un complesso di fine ottocento la cui tipologia composita è articolata in quattro corpi di fabbrica adiacenti F-G-H-I, realizzati probabilmente in tempi diversi
Il primo segmento (F), di epoca liberty, prospetta sulla Piazza interna dell’isolato di via Ceresio 7 di recente intitolata al Compasso d’Oro, e ne costituisce la testata ed il frontespizio rappresentativi: si tratta di una palazzina a pianta rettangolare, delle dimensioni di 30m di fronte, dalla profondità ridotta - circa 5m - e di altezza 14,15m, disposta su tre piani per complessivi 500mq, oltre al piano interrato destinato a locali impianti; questa struttura, che aveva probabilmente funzione di rappresentanza sin dall’origine per i decori e la maggiore altezza, accoglie gli uffici dell'ADI per la gestione delle attività dell’intero complesso.
Il secondo ed il terzo segmento (G e H) ciascuno di dimensioni 12 x 65m sono separati dalla galleria centrale, che funge da spazio espositivo e collegamento tra la via Bramante e la Piazza del Compasso d’Oro; dal ballatoio del cavedio esistente nello spazio G – protetto da un parapetto in vetro – si osserva la presenza suggestiva dell’impianto storico che testava la resistenza antifulmine delle cabine elettriche Edison.
Gli spazi espositivi fruiscono della visibilità loro offerta dalla navata centrale, di grande impatto scenografico, la cui altezza (circa 10m al colmo) e la copertura in vetro consentiranno la più ampia valorizzazione degli spazi museali.
Il corpo di fabbrica “I”, infine, di oltre 1.000mq è unito agli spazi descritti da grandi aperture nel muro di separazione ed è costituito da un vasto spazio rettangolare, di dimensioni 17 x 64m e di altezza interna 14,15m, del tutto privo di pilastri interni in virtù della copertura a capriate e dei tiranti strutturali.
La grande parete vetrata a est del salone è stata interamente ricostruita in modo da garantire la più ampia luminosità interna e la vista del parco antistante.
Per le sue caratteristiche questo spazio unico, accessibile sia dalla Piazza del Compasso d’Oro che dalla via Bramante, sarà destinato a manifestazioni ed eventi (convegni, mostre, conferenze) funzionali alle attività culturali dell’ADI e alle manifestazioni convenzionate con il Comune di Milano.
L’ADI DESIGN MUSEUM è disposto su due livelli ben definiti: il piano terra a quota 0,00 di 3.910mq interamente destinato alle attività museali tra loro permeabili e prive di articolazioni specifiche, potrà consentire in una fase successiva la sua articolazione in funzioni quali bar-ristorante, libreria, spazi commerciali, sede di spazi associativi, ecc.
Il piano interrato, di 2.250mq. è stato recuperato tramite importanti lavori di sottomurazione, scavi e nuove strutture che ne hanno aumentato l’altezza utile esistente fino ai 3,25 metri attuali. Il nuovo spazio potrà ospitare gli archivi della Collezione Storica del Compasso d’Oro, oggi decentrata in varie sedi della città, nonché gli impianti tecnologici.
I progettisti hanno inteso privilegiare una immagine dell’ADI che valorizzasse l’impianto spaziale della struttura, di per sé articolato e spettacolare, tramite la scelta di materiali e colori semplici per gli ambienti interni, con il concorso della luce naturale dei grandi lucernari e dalla copertura in vetro della galleria e il colore bianco delle strutture, capriate, pilastri e tiranti in acciaio, nonché dei totem che rivestono gli impianti mitigandone la presenza.
Le murature esistenti sono state tutte recuperate e rafforzate con fibre di basalto.
Al bianco prevalente contrasta la resina grigia dei pavimenti, estesa per omogeneità a tutto il piano terreno, i serramenti interni ed esterni in alluminio di colore grigio scuro come le bussole di ingresso, la soffittatura in alluminio naturale.
Gli esterni dell’ADI DESIGN MUSEUM sono stati trattati con i criteri del risanamento conservativo recuperando i caratteri ornamentali liberty, le aperture di porte e finestre, i colori originali, la copertura non vetrata in tegole marsigliesi.
Collaboratori alla Progettazione Architettonica :
Arch. Erika Rasi (Studio Perotta) - Paolo Calzuola (Studio Bodini)